Un nuovo esperimento condotto da un gruppo di ricercatori, incluso Daniel Jafferis dell'Università di Harvard, utilizza la simulazione del computer quantistico per comprendere le dinamiche simili ai wormhole nell'universo.
La comprensione completa di molte delle forze più fondamentali presenti nel nostro mondo si è dimostrata difficile. Un nuovo esperimento condotto da un gruppo di ricercatori, tra cui Daniel Jafferis del Dipartimento di Fisica di Harvard e colleghi del Caltech, rappresenta un piccolo passo avanti nella nostra visione della relazione tra la gravità, che modella l'universo, e la meccanica quantistica, il quadro teorico che governa il moto e l'interazione delle particelle subatomiche.
Per oltre 100 anni, la descrizione comune della gravità è derivata dalla teoria della relatività generale di Albert Einstein: la gravità è legata alla curvatura dello spazio-tempo. Negli ultimi 25 anni, gli scienziati hanno scoperto che esiste una stretta connessione tra la gravità e la meccanica quantistica. Tra queste connessioni ci sono i wormhole, noti anche come ponti o tunnel spaziali, che Einstein descrisse nel 1935 come passaggi attraverso lo spazio-tempo in grado di collegare due buchi neri.
Il team di Jafferis ha condotto per la prima volta un esperimento basato sul calcolo quantistico attuale per comprendere la dinamica dei wormhole. 'È una simulazione quantistica di un wormhole straordinariamente piccolo', ha detto Jafferis. 'Prima di questo, non era chiaro se con i dispositivi che abbiamo ora si potesse farlo'. La ricerca è stata pubblicata su Nature.
In sintesi, questo esperimento rappresenta un importante passo avanti nella comprensione delle dinamiche del nostro universo e delle forze che lo governano, e potrebbe avere implicazioni significative per il futuro della ricerca e della tecnologia quantistica.