L'intelligenza artificiale è una grande opportunità, ma deve essere usata in modo etico e centrando l'essere umano. Questo post analizza l'importanza di non cadere nella trappola della 'febbre senza frizioni' e di considerare l'etica e l'accuratezza dell'AI generativa.
L'AI è una grande opportunità per le aziende, ma è importante usarla in modo etico e centrando l'essere umano. Come sottolineato dai relatori del MIT Thinker-Fest, l'etica e la cura per l'essere umano sono fondamentali per creare un legame di fiducia tra i clienti e le aziende che utilizzano l'AI. Ciò implica la creazione di un sistema che non si limiti solo a estrarre valore, ma anche a condividerlo con i clienti, per creare un rapporto duraturo.
Non cadere nella trappola della 'febbre senza frizioni' è fondamentale, secondo Gosline. La rimozione di ogni frizione non è sempre positiva. Le aziende dovrebbero rimuovere solo la 'cattiva frizione' e aggiungere 'buona frizione'. Un esempio di 'cattiva frizione' è la creazione di contenuti senza controllo, come fa ChatGPT, che può aumentare la disinformazione e ridurre la capacità di discernimento umano. Inoltre, la condivisione dei dati degli utenti dovrebbe avvenire solo attraverso consenso informato dell'utente.
È importante anche riflettere sull'etica e l'accuratezza dell'AI generativa. Strumenti come ChatGPT o Dall-E, che creano immagini o testo in base a prompt testuali, pongono nuove questioni etiche e di precisione. In questo senso, l'attenzione dovrebbe essere posta sulla creazione di meccanismi di consenso per gli utenti, in modo che siano sempre informati su cosa stanno condividendo e a quali scopi. Solo così si potrà creare un legame di fiducia duraturo tra aziende e utenti.