Uno studio dell'EUIPO esamina l'impatto dell'intelligenza artificiale sulla violazione e l'applicazione del diritto d'autore e dei disegni, evidenziando le opportunità e le minacce poste dalle tecnologie AI e il loro ruolo nel futuro della proprietà intellettuale.
Il 2 marzo 2022, l'Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) ha pubblicato il suo "Studio sull'impatto dell'intelligenza artificiale sulla violazione e l'applicazione del diritto d'autore e dei disegni" (lo Studio), che descrive le attuali e future connessioni tra il diritto della proprietà intellettuale e l'intelligenza artificiale e le implicazioni della trasformazione tecnologica sul sistema di protezione della PI. Lo Studio è stato promosso e realizzato dal "Gruppo di esperti sull'impatto della tecnologia", istituito nel 2019 dall'EUIPO per valutare meglio l'impatto delle tecnologie emergenti sulla violazione e l'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale. L'idea alla base dell'approccio del gruppo, la cosiddetta "spada a doppio taglio", è che tutte le tecnologie emergenti e disruptive hanno il potenziale di essere utilizzate come mezzi per migliorare la protezione della PI, ma possono anche essere strumenti per la violazione della PI.
Partendo da questo principio, lo Studio illustra le minacce e le opportunità sollevate dalle tecnologie AI. Presenta diversi scenari per le due trame di prodotti fisici e contenuti digitali, ad esempio l'uso da parte dei contraffattori di sistemi di apprendimento automatico per riconoscere i porti sicuri in cui le loro merci hanno maggiori probabilità di passare attraverso le autorità doganali, o l'uso di blockchain supportate dall'AI da parte degli uffici PI per proteggere le informazioni nei sistemi di registrazione. Questi casi ipotetici sono esempi significativi della natura duplice dell'AI dal punto di vista della PI.
Lo Studio spiega come le tecnologie AI possono essere utilizzate in diversi casi che coinvolgono il caricamento di materiali protetti online, il che è di particolare interesse anche alla luce della Direttiva UE n. 790 del 2019 (la Direttiva sul diritto d'autore, già implementata in Italia e in altri 15 Stati membri dell'UE) e, in particolare, delle disposizioni pertinenti sulla responsabilità dei fornitori di servizi di condivisione di contenuti online per contenuti generati dagli utenti che violano i diritti. Ad esempio, gli strumenti di apprendimento automatico possono essere impiegati per rimuovere i punti digitali e i watermark utilizzati per tracciare la distribuzione di copie non autorizzate di opere protette dal diritto d'autore online, così come per generare "deep fake", definiti nello Studio come "media sintetici in cui un individuo in un'immagine o video è sostituito con l'aspetto di un altro", sviluppati attraverso un tipo specifico di apprendimento automatico, noto come "generative adversarial networks". Basandosi su modelli che imparano a produrre nuovi dati con le stesse caratteristiche dei dati di "addestramento" inseriti nella rete, possono essere create immagini, video o suoni artificiali che assomigliano a quelli naturali e/o originali.
D'altra parte, le autorità possono sfruttare la stessa tecnologia in modo positivo. Una volta identificati i deep fake, le autorità possono utilizzare i bot AI per individuare sui social media quei componenti del deep fake che costituiscono violazione del diritto d'autore e del design. Anche le applicazioni di computer vision possono essere implementate nel campo della PI, ad esempio, le applicazioni di computer vision possono determinare se i video sono originali o generati artificialmente. L'EUIPO sottolinea anche la rilevanza delle tecnologie di elaborazione del linguaggio naturale, ovvero strumenti che i computer possono utilizzare per elaborare i dati al fine di comprendere il significato del linguaggio umano. Tali tecnologie possono essere utilizzate dalle forze dell'ordine per analizzare il comportamento degli utenti e i contenuti che condividono, trovando correlazioni nei dataset al fine di prevenire potenziali future violazioni e dimostrare l'origine dei contenuti.