Il National Institutes of Health investirà $130 milioni per accelerare l'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella ricerca biomedica e comportamentale, con l'obiettivo di creare strumenti e dati pronti per l'IA che risolvano alcune delle sfide più pressanti nella salute umana.

Siete pronti a scoprire il futuro della ricerca biomedica e comportamentale? Il National Institutes of Health (NIH) ha annunciato un investimento di ben $130 milioni nei prossimi quattro anni per accelerare l'adozione dell'intelligenza artificiale (IA) in queste discipline, grazie al programma Bridge to Artificial Intelligence (Bridge2AI). L'obiettivo è quello di mettere insieme team di ricercatori provenienti da diversi settori e background per generare strumenti, risorse e dati ricchi di dettagli, pronti per essere interpretati e analizzati dall'IA. Questo ambizioso progetto non si limiterà a creare nuovi dati, ma si concentrerà anche sulla qualità e l'etica dei dati raccolti. Infatti, Bridge2AI si impegnerà a creare linee guida e standard per lo sviluppo di set di dati pronti per l'IA, garantendo al contempo che questi dati non perpetuino disuguaglianze o problemi etici che potrebbero sorgere durante la raccolta e l'analisi. Il risultato sarà un'enorme mole di informazioni in grado di aiutare a risolvere alcune delle sfide più pressanti nella salute umana, come scoprire come fattori genetici, comportamentali e ambientali influenzano la condizione fisica di una persona nel corso della vita. Uno degli ostacoli principali all'adozione dell'IA nella ricerca biomedica è stata la difficoltà nell'applicare queste tecnologie a diversi tipi di dati. Spesso i set di dati raccolti sono insufficienti e mancano di informazioni contestuali importanti. Grazie a Bridge2AI, i ricercatori potranno disporre di dati ben descritti e creati eticamente, secondo standard e buone pratiche che renderanno possibile l'analisi tramite intelligenza artificiale. Alcuni esempi di dati che saranno prodotti dal programma includono registrazioni vocali e altri dati utili per identificare anomalie nel corpo umano, informazioni sulle connessioni tra complessi percorsi genetici e cambiamenti nella forma o nella funzione delle cellule, e dati utili per migliorare il processo decisionale nelle cure critiche. Il programma Bridge2AI rappresenta un passo avanti significativo nel campo della ricerca biomedica e comportamentale, e siamo ansiosi di vedere come l'intelligenza artificiale potrà contribuire a migliorare la salute umana in modi rivoluzionari.